Mediometraggio di 45' tratto da un racconto del regista stesso, e coprodotto dalla Svizzera. Un'immersione che oggi chiameremmo totale nell'Africa contemporanea: reale e fantastica al tempo stesso. Poiché affondata nella gente, ma pure nella musica, nei suoni, quasi gli odori di una libertà sorprendente ed esaltante: tutta un'arte di sapersi guardare in giro.
E, come in IENE, l'ossessione del denaro: un biglietto della lotteria vinta dal protagonista, ma che il nostro non riesce più a distaccare dalla porta sulla quale l'aveva incollato. Con un sax che cerca di soffiare più forte del muezzin; ed un mare nel quale andare a sciacquare nuove ed antiche iatture.